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La rete universitaria

Emanuela Scarpellini, ((Opinione – In Stefano Rolando, Citytelling , Egea novembre 2014.))

Storica e coordinatrice del corso di laurea di scienze della comunicazione della Facoltà di Lettere dell’Università Statale, membro del Comitato Brand Milano

Con otto Università, circa 200.000 studenti e 25.000 tra docenti e ricercatori, Milano è una città della conoscenza. Statale, Cattolica, Politecnico, Bicocca, Bocconi, Iulm, San Raffaele e ora Humanitas rappresentano un patrimonio culturale straordinario che copre l’intera orizzonte culturale. La presenza così massiccia e importante sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo della rete universitaria è un punto imprescindibile nella narrazione e nell’immagine della città. In primo luogo per la presenza di tanti studenti, che provengono per meno di metà dalla città e per il resto dall’esterno, e che contribuiscono a creare e a raccontare la vita di Milano “dall’interno” – attraverso la loro esperienza quotidiana e di studio che viene poi condivisa e diffusa attraverso vastissime reti sociali. Una narrazione che si affianca a quella delle centinaia di lavoratori della conoscenza di altissimo livello (docenti e ricercatori), quasi una piccola cittadella interna alla metropoli, che pure contribuiscono significativamente all’immagine della città, con la loro tensione costante verso l’innovazione e la ricerca, il necessario ottimismo nei confronti del futuro e delle potenzialità del tessuto umano con cui si confrontano. Un gruppo di professionisti non sempre alla ribalta delle cronache massmediatiche ma che costituisce un substrato socio-culturale in grado di segnare il tono della vita culturale cittadina, marcandone la differenza rispetto ad altre realtà urbane.Ma è anche una storia di istituzioni, che affondano le radici nei secoli passati in reti altrettanto fitte ed efficaci di enti, istituzioni culturali e di beneficenza. L’attuale organizzazione universitaria non è una caratteristica del presente ma rappresenta da sempre tratto caratteristico di Milano. Non a caso tra le eccellenza milanesi più citate nei media italiani ed esteri troviamo la musica, l’arte, il design, la moda: tutti settori dove la tradizione produttiva industriale e culturale si coniuga a un alto livello di conoscenza e sapere, e dove è imprescindibile un’elevata qualificazione del capitale umano. Città della conoscenza, dunque; di una conoscenza sempre tesa verso il futuro e una vasta diffusione e forse unica vera risposta nel lungo periodo alla crisi del tempo presente.

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