“D’argento alla croce di rosso” (Descrizione araldica dello stemma del Comune di Milano)
Lo stemma del Comune di Milano è costituito da uno scudo bianco o argento, a cui è sovrapposta una croce rossa.
Lo scudo è sormontato da una corona d’oro. E’ racchiuso ai lati da un ramo di alloro e uno di quercia, legati insieme da un nastro tricolore.
Nasce all’inizio del XI secolo dalla fusione dell’insegna della nobiltà (di colore rosso), con quella del popolo (di colore bianco).
Nel 1167, con il giuramento di Pontida, si costituisce tra le principali città del nord Italia la Lega Lombarda, per combattere l’Imperatore e conquistare l’indipendenza. La Lega adotta come simbolo l’emblema di Milano.
Nel 1176, nella trionfale battaglia di Legnano, l’emblema sventola issato sul “Carroccio”.
Da quel momento l’emblema milanese diventa simbolo di autorità ed autonomia. Molte città del Nord Italia lo adottano.
In età napoleonica e sotto la dominazione asburgica lo stemma di Milano viene accostato ad altra simbologia.
Dal 1859 la Provincia di Milano lo accoglie come base del proprio stemma, per poi modificarsi fino a quello attuale presente dal 1992.
Negli anni ’30 (XX secolo) lo stemma assume nuovi caratteri formali.
Di recente esso viene revisionato graficamente e nel 2008 viene assunta una declinazione complementare per gli scopi promozionali.
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